Prestiti alle imprese Covid-19: come richiederli e cosa c’è da sapere

Il prestito alle imprese legato alla situazione derivante dalla pandemia del Covid-19, potrebbe rappresentare una occata d’ossigeno per le aziende e le partite IVA. Il Coronavirus ha messo in ginocchio l’economia mondiale. Il lockdown che ne è conseguito è stato un vero e proprio colpo mortale, soprattutto per tutte quelle economie che, per un certo verso, stavano già vivendo un momento di grande difficoltà.

Prestiti alle imprese Covid-19

Tra queste c’è sicuramente anche quella del nostro paese, che precedentemente  alla Pandemia, stava gia vivendo una situazione economica non esattamente florida.

Tanti disoccupati e moltissime imprese sull’orlo del fallimento. La chiusura totale delle attività per oltre due mesi, ha inferto per alcuni il colpo di grazia; per altre invece è stato il colpo finale che le ha fatte scivolare nei meandri della crisi più nera.

Lo Stato per cercare di venire incontro alle imprese in difficoltà, ha istituito un piccolo prestito, in grado di tenere a galla tutti coloro che erano appunto sprofondati in difficoltà difficili da superare. Si tratta di un prestito di 25 mila euro, che tramite le banche viene erogato alle imprese, che devono renderlo in 5 anni a tassi molto agevolati.

Chi può chiedere il prestito

Per poter richiedere il prestito, bisogna essere delle imprese che devono rispondere a determinate caratteristiche.  Il prestito, come specificato dall’articolo 13 del decreto liquidità (decreto legge su Gazzatta ufficiale), è rivolto a piccole o medie imprese e alle persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni anche in forma individuale.

Questa formula include tutti i possessori di una partita IVA e le società con meno di 250 dipendenti e fatturato annuo fino a 50 milioni di euro. Con queste direttive si cerca di scremare e ridurre la platea degli aventi diritto, che come detto sono riconducibili alle piccole e medie imprese ed alle singole partite IVA.

Come richiederlo

Per richiedere il prestito è necessaria una autocertificazione dove si dichiara che la propria attività imprenditoriale è stata danneggiata dall’emergenza Coronavirs.

Dopo bisognerà compilare la domanda di richiesta ed indicare le finalità per cui si chiede l’importo. La domanda va poi inviata a una banca per e-mail, o metodo, simile, insieme a una copia di un documento di identità valido.

E’ sufficiente una semplice mail per le persone fisiche, mentre per le PMIl, icontratto si può perfezionare comunque a distanza utilizzando la PEC o firma digitale.

Non si deve già essere cliente della banca che eroga il prestito, tuttavia il più delle volte viene richiesto almeno l’apertura di un conto corrente con il quale si gestiranno gli accrediti del prestito erogato.

Per chi è già cliente in un determinato istituto di credito, si consiglia di contattare la banca e parlare con il direttore per farsi guidare nella presentazione della domanda in modo da avere un aiuto da persone competenti che lavorano sul campo da anni. Un esempio di modulo per richiedere il prestito si può scaricare da qui.

Il tasso di interesse

Qualcuno nei primi discorsi, per così dire avventati, aveva paventato un tasso di interesse pari allo zero. Niente di tutto questo. Il tasso di interesse, seppur contenuto, esiste e varia da un istituto bancario ad un altro.

Mediamente il tasso è inferiore al al 2%, o comunque si aggira su standard di questo genere. Insomma è comunque un prestito molto conveniente, per fare delle simulazioni di quanto si possa risparmiare si può utilizzare un tool come questo che simula i vari piani di ammortamento in base al tasso di interesse. Il decreto liquidità fissa una garanzia statale totale per i finanziamenti fino a un massimo di sei anni.

Tuttavia è prevista una ulteriore agevolazione, ovvero che per i primi due anni dalla ricezione della somma prestata non si dovrà restituire nulla. E’ questo il periodo di ‘pre-ammortamento’; dopo 24 mesi comincerà il vero e proprio piano di ammortamento con la restituzione dei soldi con tutte le rate da pagare.

Requisiti per ottenerlo

Per quanto riguarda i requisiti da rispettare per ottenere il prestito post Covid, si deve tener conto che si può richiedere un prestito che al massimo vale un 25% del totale del fatturato dell’anno 2019 e comunque con un massimale di 25mila euro.

Cosa significa? Nella pratica, vediamo la differenza di due fatturati totali:

  • 20.000 = 5.000 euro massimo richiedibile in prestito (uguale al 25% di 20mila euro);
  • 200.000 = 25.000 euro massimo richiedibile in prestito (nonostante il 25% di 200mila euro sia 50mila).

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